Tra le carni bianche, quella di coniglio è sicuramente una delle più pregiate e ben si abbina a un rosso ricco di profumi come il nostro Lu Lì.
L’arrosto morto di coniglio
Si chiamano così, arrosto morto, le carni cucinate in tegame anziché in forno o sulla brace.
Sono antiche ricette che si tramandano di generazione in generazione, oggi vi racconto quella per il coniglio – arrosto morto per l’appunto – della nostra famiglia.
Prendete del coniglio in pezzi e mettetelo a bagno in acqua e aceto per circa mezzora, servirà a eliminare il sentore di selvatico a volte presente in questa carne.
Nel frattempo preparate un abbondante trito di aglio, salvia, rosmarino, prezzemolo. Abbondante, mi raccomando!
Prendete il coniglio e fatelo rosolare in una padella antiaderente a fuoco vivace. Buttate l’acqua e a questo punto prendete un bel tegame, olio EVO e aggiungete il trito di erbe e il coniglio.
Date una spruzzata di vino bianco che farete evaporare, quindi aggiungete sale, pepe, un poco di brodo e un poco di triplo concentrato di pomodoro (quello in tubetto, per la precisione) e fate cuocere.
Il tempo di cottura è di 40-50 minuti circa, perciò fate attenzione ad aggiungere un poco di brodo in caso di necessità.
Ottimo con la polenta, si accompagna alla perfezione anche a Pecora Nera DOC (per chi ama i vini più strutturati).
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