Il fritto misto e il profumo dell’estate nell’aria, su una terrazza sul mare, con un calice di Cuore di Candia.
A maggior ragione oggi, giornata fredda e ventosa di un inizio dicembre in zona rossa, un bel fritto misto diventa un toccasana in grado di riportare il sorriso anche a chi è di umore nero.
Chef Lulù ci svela i suoi segreti per una frittura perfetta, perché il pesce resti croccante fuori, tenero e per niente unto.
Ora fate una corsa in pescheria, acquistate calamari e quello che vi piace di più e iniziate.
I trucchi di Lulù per un fritto misto da manuale
Prendo i calamari, li taglio e li faccio scolare bene, li passo poco alla volta, man mano che devo friggerli, in farina di semola rimacinata.
Se stanno troppo nella farina assorbiranno più olio e saranno poco croccanti.
Li tuffo in olio di semi, meglio di arachidi, ma va bene anche di girasole se siete intolleranti, temperatura rigorosamente a 180 gradi. Pochi alla volta.
La temperatura dell’olio non deve calare. Un tuffo veloce come la cottura. Non supera il minuto.
Appena sono dorati toglierli.
Una cosa importante è non salarli subito, ma quando sono in tavola. Anche il sale tende a farli ammosciare.
Buon appetito!
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Una toscana in cucina
Luana “Lulù” Fruzzetti è cuoca e pasticcera e dopo anni passati nelle cucine di ristoranti e locali della Versilia ha deciso di coltivare il suo grande sogno, quello di avviare una propria attività.
Lulù vive in luogo incantato, a 700 m di altitudine, tra prati e boschi di castagni, sui monti sopra Massa.
Qui coltiva il suo orto, per una cucina a km zero e con prodotti di qualità. I formaggi e le farine le arrivano da un pastore della zona, così come tutte le materie prime che impiega per cucinare le prelibatezze che ci presenterà.