Cavatappi, cavaturaccioli, tirabuscion, inutile dilungarsi in spiegazioni sulla funzione di questo fondamentale strumento per noi amanti del vino. Ne esistono tantissimi modelli, da quelli più professionali a quelli modernissimi o di design, quello che forse non sapete è che la vite autofilettante che si inserisce nel tappo prende il nome di verme.
Il cavatappi può essere costituito, come in quelli più antichi oppure old style, da un verme e un’impugnatura, oppure dal verme e una serie di leve.
Il cavatappi da sommelier è piuttosto semplice e presenta un doppio dente di appoggio e talvolta un coltellino taglia capsule. Se volete fare bella figura usate questo e ricordatevi di tagliare la capsula prima, non c’è nulla di più brutto del vedere il collo della bottiglia con frammenti di capsula che rischiano di finire nel bicchiere insieme al vino!
Da qui si passa a un infinito range di cavatappi più o meno comodi, belli, di design o bizzarri. Da quello classico a due bracci che di norma campeggia nelle cucine della maggior parte degli italiani, a quello elettrico per cui basta schiacciare un pulsante.
Si giunge poi al mondo del design, dove troviamo brand come Alessi, Joseph Joseph, l’Atelier du vin, con proposte più o meno funzionali, ma sempre decisamente belle.
Ecco alcune idee
Il cavatappi a lame
Indicato per bottiglie molto vecchie, per evitare che il tappo di sughero si rompa.
Cavaturaccioli da parete, un grande classico
I “divertenti”
L’omino e la donnina di Alessi ci piacciono moltissimo
Il cavatappi scenografico
Elettrico, ricaricabile, fa davvero tanta scena sebbene i puristi storcano il naso. Questo, di Peugeot Saveurs, è anche decisamente bello.